Procida 2022, da domenica “abitare metafisico” di Mimmo Jodice – Campania

Procida 2022, da domenica “abitare metafisico” di Mimmo Jodice – Campania

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Una sintesi dei viaggi del fotografo sull’isola


(ANSA) – PROCIDA (NAPOLI), 11 OTT – Parte domenica 16 ottobre
uno degli eventi clou del cartellone di Procida Capitale della
Cultura, la mostra “Abitare metafisico”, personale di Mimmo
Jodice, uno dei maestri della fotografia contemporanea. Sette
opere fotografiche immaginate come un’opera unica, sintesi dei
viaggi di Jodice compiuti a Procida in un arco temporale ampio,
da metà anni Settanta al Duemila e che rappresentano un omaggio
all’isola cui l’artista è legato da sempre.
   
L’esposizione sarà ospitata all’ex carcere di Terra Murata
ora Palazzo della Cultura e sarà inaugurata alla presenza
dell’artista domenica e resterà visitabile gratuitamente fino al
31 dicembre.
   
Il progetto artistico della mostra prevede un confronto tra
un polittico dove il mare (nella dimensione del viaggio) e la
materia della costa procidana (attraverso l’approdo sull’isola)
si incontrano e rientrano nell’alveo della nota produzione di
Jodice, legata alle storie e alle origini del mito del
Mediterraneo. Due lavori realizzati da Jodice nel 1986 e rimasti
fino ad oggi inediti esplorano, nel dettaglio, la materia
dell’isola, messa in relazione con la sua importante e peculiare
tradizione architettonica.
   
“Pudica e solare, Procida rivela le sue leggi solo agli
sguardi capaci di andare al di là di ciò che appare”, scrive
l’antropologo Marino Niola nel testo introduttivo alla mostra.
   
“Sguardi come quello di Mimmo Jodice, che gli arcani della
natura e della storia li ha negli occhi. Non descrive i luoghi
ma li crea. L’obiettivo dell’artista rende visibile
l’invisibile, mostra il DNA delle sostanze primordiali, facendo
di Procida un’isola contesa tra la vista e la visione”.
   
Per Agostino Riitano, direttore di Procida 2022, “questo
straordinario omaggio a Procida del maestro Mimmo Jodice chiude
la stagione delle grandi mostre, raccontando l’isola attraverso
gli occhi di uno dei più grandi fotografi della contemporaneità
e la cui sensibilità va ad affiancarsi ai tanti artisti che nel
corso di questo anno sono stati coinvolti nel nostro programma
culturale, da Jan Fabre e Maria Thereza Alves, da William
Kentridge ad Antonio Biasiucci, passando per i giovani artisti
del Mediterraneo, attraverso la Biennale dei Giovani Artisti”.
   
(ANSA).
   

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